Nell'Occhio del Ciclone

RAPALLO - Ultimo appuntamento per la stagione Nazionale  Fireball nel classicissima Criterium Invernale di Rapallo giunto alla 35esima edizione.

14 gli equipaggi sulla linea di partenza insieme a Dinghy, Laser, D.One e Finn.

In palio c’è il Trofeo Ranking Fireball (il famoso piattone d’argento) che dal 1995 è attribuito al timoniere che ottiene i migliori risultati in tutte le regate nazionali, Campionato incluso. Quest’anno poi, il premio è affiancato da un altro Trofeo riservato ai prodieri e istituito dal nuovo Presidente della Classe Umberto Cocuzza.

Alla vigilia, in testa, con 6 punti di vantaggio, ci sono i gardesani Steven Borzani e Matteo Brescia, su ITA14895 Phenobarbital, che hanno realizzato una stagione eccellente, ma dietro c’è chi spera di sovvertire il risultato contando su uno di quei classici imprevisti che caratterizzano lo sport della vela e lo rendono così affascinante.

 

Le previsioni meteo non promettono nulla di buono ma il Comitato conosce bene la zona e avvia rapidamente le procedure di partenza con l’obiettivo anticipare la perturbazione in arrivo.

Molti Fireball, in piena “trance agonistica”, partono prima del colpo di cannone e procurano subito un richiamo generale che li fa finire in coda nella lista di partenza.

La prova è caratterizzata da un vento leggero e a chiazze, con salti anche di 10 gradi, che permette di rimescolare continuamente le posizioni, fatta eccezione per Lippolis-Cocuzza su ITA14919 LaVis, che, a sorpresa,  prendono il comando e mantengono il piazzamento fino all’arrivo… o meglio… quello che loro credevano essere l’arrivo!

Concluso il secondo lato di poppa, infatti, l’equipaggio torinese mette la prua verso la barca Comitato desiderosi di portare all’incasso l’impegno profuso sino ad allora, ma, forse per una errata lettura delle istruzioni di regata, o per carenti basi di aritmetica, “dimenticano” di effettuare gli ultimi due lati del percorso e, come "moderni pifferai magici", si portano dietro, metà della flotta che incautamente ripone fiducia nelle loro capacità tattiche.

L’equipaggio che li segue invece, (ITA15057 Satanasso con l’inedita coppia Andrea Minoni-Zanillo Bordon) prosegue regolarmente la regata seguiti dall’altra metà della flotta (che, probabilmente più acculturata, aveva letto e persino capito le istruzioni di regata, ndr.).

A pochi metri dall’ultima boa di bolina però il vento si ferma come accade nell’occhio del ciclone, per poi girare di 180° con Zorzi-Maero su ITA14383 Lupo Alberto che ne approfittano per prendere il comando e iniziare una lunga galoppata, sempre di bolina verso l’arrivo, sotto incessanti scrosci di pioggia e forti raffiche oscillanti.

Al terzo posto di piazzano, Mattia Bordon con al timone la giovane siciliana Aurelia Fugaldi esperta laserista trapanese per la prima volta al timone di un Fireball.

La prima giornata si conclude con questa unica prova, ma soprattutto con una eccellente cena di gala offerta dal Circolo Nautico Rapallo capitanato dal vulcanico Marco Cimarosti.

 

La seconda giornata si presenta piovosa e incerta e si apre con una triste notizia: la scomparsa di Beppe Zanone, velista  torinese che con la sua passione e la sua squisita disponibilità è stato uno dei protagonisti della classe negli ultimi trent’anni. I volti sono tristi, ma attraverso i racconti di chi lo conosceva bene è l’occasione per ricordarlo e per farlo conoscere ai più giovani.

Barche in acqua!” è il segnale che costringe tutti al presente e, per qualcuno, alla possibilità di ribaltare il risultato della prima giornata: perché, sulla carta, al momento, i favoriti della vigilia (Borzani-Brescia) hanno perso il podio della ranking superati da Zorzi Maero!

Il vento è girato e viene da terra ma salta come una ballerina di can-can e le prove si rivelano incerte e combattute come il primo giorno.

Eolo però ne concede solo due, prima di revocare completamente la propria intermittente diponibilità, vinte, rispettivamente, da Lippolis-Cocuzza (questa volta regolarmente) e da Zorzi-Maero.

In assenza di una quarta prova (e del relativo scarto) i piazzamenti confermano sul podio gli equipaggi della prima giornata. Ma Borzani-Brescia riescono a rimettere le mani sul Piattone grazie ad un solo punto conquistato nell’ultima prova e nell’ultimo metro superando Minoni-Bordon sulla linea d’arrivo.

Da segnalare il piazzamento della giovanissima timoniera Rebecca Fiore della ASD Il Pontile di Genova, la quale, in compagnia della coetanea prodiera Cecilia Bruno dello Y.C. Italiano, chiude al settimo posto e accumula i punti necessari a conquistare il 6° gradino della ranking nazionale.

Tra le new entry da notare l’esordio, con una barca tutta sua (ITA13472 Betelgeuse), del 14enne Cristiano Quarengna del C.N.Torino, per l’occasione in compagnia della bravissima laserista Alice Foti della L.N.I Chiavari.

E infine il ritorno alle regate Fireball di Luca Etiopi del C.N.Castiglioncello dopo l’acquisto di ITA14833 e esordio, in una gara nazionale, del pavese Andrea Arrigoni con il “veteranoLorenzo Rondelli su ITA 12011 Kariyana uno scafo inglese degli anni settanta appena restaurato e con il tubo lancia spi sulla prua come usava allora.

Un gran finale nella premiazione, ospitata dal’Hotel Europa con un sontuoso buffet, e arricchito dal sorteggio di molti premi offerti dagli sponsor, tra i quali spicca uno scooter. I Firebulli però devono “accontentarsi” di borse, occhiali, e bottiglie di champagne.

 

Ma anche altri premi contribuivano alla tensione attorno alla competizione: quelli più ambiti dell’anno 2016, “Basola d’oro” e “Disonesto 2016” dovevano essere ancora assegnati. Per il più ambito fra i due (Disonesto, ndr.) il pretendente più papabile, Carletto, si era infortunato ad un ginocchio mettendo in forte dubbio la sua partecipazione, e le bandiere gialle accumulate durante la stagione potevano non essere più sufficienti a garantirgli la vittoria. Questa difficoltà del capolista ha spinto i diretti inseguitori a tentare il colpaccio, con una lotta senza confine, a base di incroci forzati mure a sinistra, ingaggi in boa ben dentro le 3 lunghezze con conseguenti carambole, pompaggi indiscriminati e tocchi di boa delicati fino a ‘scavalcamenti’ della boa d’arrivo.

Questi exploit hanno messo in dubbio le precedenti azioni e costretto i giudici ad un lavoro extra per stilare la classifica finale.

La “Basola d’oro”, premio dalla motivazione variabile, invece è tutto da giocarsi. Il campo di regata, di difficile interpretazione, nella prima prova della domenica, ha gettato le basi per ulteriori candidature fra cui quella dell’equipaggio presidenziale ufficiale Cocuzza Lippolis , Tentoni Maero, Fugaldi Bordon, e Quaregna Foti per aver scelto la partenza in barca comitato nonostante il contro-start fosse fortemente avvantaggiato al di là di ogni ragionevole dubbio. Le assegnazioni avverranno nel 2017.

Al prossimo anno!

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Se un week end d'inverno un viaggiatore.
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