VIVERONE - Lui c’era, c’era sempre.
Quando andavi al lago non avevi la sicurezza di trovare il vento, nè il sole ma Giorgio lo incontravi sicuramente. Al circolo a chiacchierare o ad armeggiare su una barca la sua presenza era costante.
Era innamorato del Fireball: questa barca stretta e scomoda che un uomo alto come lui ti chiedevi come potesse salirci.
E come un innamorato te ne decantava le qualità, la bellezza, la velocità, fino a quando non riusciva a convincerti.
Tutti noi piemontesi, dico tutti, siamo stati iniziati al Fireball da Giorgio. Ci ha imbarcati, ci ha convinti a lasciare altre classi, ci ha spinto a gareggiare non solo a Viverone.
Giorgio amava la compagnia, l’allegria nello stare assieme, amava i giovani e per loro è stato una guida.
Aveva desiderato tanto che a Viverone si potesse festeggiare il 50° anniversario della nascita del Associazione Fireball in Italia con una grande festa e per questo si era molto prodigato.
A pochi giorni da quella data Giorgio ci ha lasciato.
Fino all’ultimo si è impegnato nell’organizzazione di questo evento ed è straziante ora rileggere quegli ultimi messaggi telefonici dove continuava a proporre e consigliare anche se, come diceva lui “io non ci sarò”.
Ci sarai Giorgio, ci sarai anche tu.
Ciao