Ciao Antonio...

Antonio Capizzi a prua su ITA15054 con Fabio Palermi
Antonio Capizzi a prua su ITA15054 con Fabio Palermi

Mercoledì, Antonio Capizzi ci ha lasciato prematuramente.

Un dolore immenso per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Antonio è sempre stato apprezzato per le sue capacità di abile artigiano e ammirato per il suo talento velico che lo ha portato a conquistare il titolo di Campione italiano per ben due volte, nel 1984 sul Garda e nel 1989 a Sanremo a prua di una eccellente timoniera, sua moglie Enrica Bertini.

Ma Antonio è nel nostro cuore anche per il generoso supporto che negli anni ha sempre assicurato a tutti coloro che gli chiedevano “una mano” per aggiustare o aggiornare la propria barca, o che si rivolgevano a lui per un consiglio tecnico o un semplice parere.

Antonio aveva iniziato a costruire barche da ragazzo ( a 13 anni) e presto si era innamorato del Fireball. Tra il 1978 e il 1995 ne costruì 5, tutte bellissime, alcune in regata ancora oggi come ITA 13118 (la barca con la quale vinse a Sanremo). Amava guardarle dall’acqua, nuotando in mare accanto a loro, per ammirare la meticolosa trasformazione che avevano avuto il legno, le resine, le viti, la vernice e l’alluminio che erano diventati "un essere al quale amava parlare".

La sua passione per il mare e per la vela non si è mai interrotta ed è stato capace di trasmetterla, moltiplicata, alle donne della sua famiglia.

Antonio era accurato e preciso in ogni cosa che faceva, era onesto e leale con le persone. Era sempre disponibile ad aiutare in modo schivo e senza protagonismi e al tempo stesso era esigente e non tollerava il pressapochismo. Queste caratteristiche facevano di lui una persona speciale, preziosa, alla quale la nostra Classe deve tantissimo.

Per Antonio avevamo in serbo molte domande ancora, ma forse lui ne ha trovate di più importanti, di fondamentali, alle quali, purtroppo, non è riuscito a trovare delle risposte serie e convincenti.

Buon vento,  Antonio, da tutti noi…